sabato 18 agosto 2012

LISZT . TORMENTO ED ESTASI

L' esistenza della figura di Liszt è, ancor oggi, da ripercorrere e studiare, perchè con le sue oltre 1200 composizioni, diversificate in una vita ottocentesca, che pur riferendosi al passato, imperiosamente indica il futuro, precisando il dissolversi della tonalità, per trasformarsi in linguaggio misterioso ed arcanicamente interessante

Mai, a parer mio, personaggio musicale come il grande Magiaro, percorse il secolo con furore romantico, alternando passioni irruente a dissolvenze aeree tipiche del poi, del dopo, là dove nessuno aveva mai osato, ma dove bisognava andare...

Liszt è una tra le più leggendarie figure del secolo XIX, il pianista dalle dita affusolate, il pittore di poemi sinfonici dalle più profonde armonie alle lungimiranti musicalità del futuro, il compositore tormentato dalle tormentate visioni romantiche alle dolci e riposanti quieti dopo una tempesta di note...

Affascinato dalla bellezza e dal mistero della fede, percorre, per tutta la vita, una dinamica rovente e passionale, dove la cromìa disegna cattedrali di bellezza sublime, alternandole a panoramiche visioni profane dalla incommensurabile attrazione...

Probabilmente, la quiete e la tempesta, per Liszt erano fascinose provocazioni che gli permettevano di trasmettere in musica tutto la sua interiorità, così generosamente ricco per donare emozioni, infondere ricordi di paesaggi che neanche possiamo immaginare, ma forse ritrasmettere nei futuri ascoltatori,  slanci romanticamente espressivi come nella Bergsymphonie (da Victor Hugo) o invocazioni nell' Andante Religioso...

Liszt è e resterà un mistero nella storia della musica, un raffinato e colto compositore capace di raccogliere attraverso i suo pentagrammi i desideri e le ricerche degli umani aneliti, speranzosi di essere appagati o di cercare di esserlo...

In tutte le sue composizioni o quasi, è possibile ravvisare un collegamento di note in modo che da esso, ogni interprete possa trarne un beneficio, quasi un approfondimento continuo in ogni accordo, un accompagnamento ad una melodìa, nella quale, alla guisa di un Mahler del pianoforte, si possano rilevare indicazioni verso una progressione per lo strumento...

Per questo, a mio sembrare, la grandezza del compositore di Raiding eccelle in modo superiore, rimanendo sempre moderna , allo stesso tempo classica e, comprendiamo,  nelle sue paragrafi e rielaborazioni musicali la grandezza dell'ispirazione di altri, come nel Rigoletto di Verdi.
La sua grande ammirazione per Beethoven, lo portò a tradurre per il pianoforte, parte delle sue sinfonie e, in tal modo per Berlioz e Wagner operò circa le loro musiche...
Insomma, fu un genio tormentato e generoso al massimo della possibilità umana che giustamente merita la posizione sempre più elevata, col trascorrere del tempo...

autore del testo e degli scritti  Carlo Lamberti


Carlo lamberti, 18/08/2012




Dalla collezione musica e spartiti Carlo Lamberti




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