Anche Mahler, nelle sue sinfonie, dopo un lungo errabondare, cerca e, forse con la sua Decima pare abbia ritrovato un poco della pace anelata tutta le vita...
Per Liszt, il discorso è diverso : sembra quasi che il "fuoco sacro" lo avvolgesse di continuo e, il compositore, corroborato da una maggior serenità, dovuta anche ai pezzi sognanti delle sue composizioni, forse era entrato in quell' alone di beatitudine che contorna i credenti...
In questo suo meraviglioso pezzo pianistico dedicato a San Francesco d'Assisi , volatile all' inizio e profondo di echi abbiamo un Liszt che ci vuole trasmettere la sua serena felicità per spronarci a credere sempre di più nella bellezza del creato, là dove i timbri diventano colori rinforzati da una bellezza senza fine...
Dalla collezione musica e spartiti Carlo Lamberti
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